Fra i piatti tipici più appetitosi che si possono assaggiare nella regione sarda del Sulcis, c’è “Su Pani cun tamatiga”, ossia il pane con il pomodoro. Viene talvolta chiamata anche Sa Przazzira o Su Mustazzeddu).
Si tratta di una focaccia di semola rimacinata di grano duro sardo e lievito madre, farcita con i pomodori freschi, aglio, basilico, sale e olio.
E’ l’antica “pizza” dei sardi, un prodotto poverissimo e gustosissimo, di semplice realizzazione e che trova il momento migliore per essere realizzata in estate, quando ci sono i primi pomodori maturi che appena colti dall’orto hanno un profumo specialissimo e inconfondibile, ma oggigiorno è possibile gustarla in qualsiasi periodo dell’anno, visto che non si fa fatica a trovare dei buoni pomodori in ogni mese.
Ingredienti dell’impasto:
- 350 gr semola di grano duro
- 150 gr farina 0 (oppure anche 00)
- 40 ml di olio extra vergine di oliva
- 320 ml di acqua fresca (o fredda)
- 70-80 gr di lievito madre (rinfrescato è meglio) o, in alternativa, 2 gr di lievito di birra fresco o, ancora, 0,7 gr di lievito di birra secco
- 15 gr sale
- 2 cucchiaini di zucchero o di malto d’orzo o di miele
Ingredienti della farcitura:
- Circa 1 Kg di pomodori rossi freschi
- Una decina di foglioline di basilico fresco
- olio extra vergine di oliva (quanto basta)
- 2 spicchi di aglio
- sale (quanto basta)
Occorrente:
- Una teglia rettangolare (circa 30x40 cm) o due rotonde (circa 22-25 cm di diametro) e con bordi alti circa 4 cm. Con la dose dell’impasto possiamo realizzare una teglia rettangolare o due teglie rotonde.
Procedimento:
- Per la preparazione di “su Pani cun tamatiga” iniziamo dalla preparazione dell’impasto.
- Predisponiamo tutti gli ingredienti già pesati sulla tavola e iniziamo subito. Possiamo impastare a mano, oppure con una planetaria, con il Bimby (funzione “spiga”), con una impastatrice a spirale. Poiché si tratta di un impasto molto semplice, non esiste davvero alcun problema a scegliere uno o l’altro metodo. Io ho scelto di impastare a mano all’interno della mia amata madia di legno, sollevandone un lato con il suo stesso tappo in modo da poter impastare bene da una sola parte, visto che la dose è abbastanza ridotta.
- Inseriamo tutta la farina, il lievito madre (o quello di birra), quasi tutta l’acqua e iniziamo a impastare. Dopo alcuni minuti inseriamo il sale, lo zucchero e la restante acqua e continuiamo a impastare fino a parziale incordatura.
- Dopo circa 10 minuti di lavorazione, lasciamo riposare l’impasto al chiuso nella madia per circa 10 minuti.
- Riprendiamo l’impasto e trasferiamolo su una spianatoia leggermente infarinata e riprendiamo con un leggero impastamento per ulteriori 5 minuti, completando con alcune pieghe e una pirlatura.
- A questo punto l’impasto - liscio ed elastico - può essere trasferito all’interno di una ciotola alla cui base avremo messo un velo di farina.
- Prepariamo la farcitura tagliando a pezzettoni irregolari i pomodori freschi all’interno di una ciotola, insieme all’aglio a pezzetti e alle foglioline di basilico (anch’esse a pezzetti); aggiungiamo olio e sale secondo il proprio gusto e, dopo aver chiuso la ciotola con una pellicola trasparente, sistemiamola in frigorifero per lo stesso tempo occorrente all’impasto per lievitare.
- Facciamo riposare l’impasto a temperatura ambiente (circa 25-26°, oppure, in altre stagioni, all’interno del forno spento con la lucina accesa) per circa 9-10 ore (più o meno dobbiamo ottenere il raddoppio dell’impasto).
- Tutta la procedura di impastamento durerà circa 15 minuti.
- Trascorso il tempo richiesto dalla lievitazione, togliamo la ciotola con la farcitura dal frigo e rovesciamo l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata.
- Procediamo a fare delle semplici pieghe e facciamo una palla classica; copriamola con la ciotola e lasciamola riposare per un’oretta.
- Riprendiamo l’impasto e iniziamo la stesura, realizzando la forma richiesta dalla teglia che abbiamo scelto di utilizzare; nel mio caso, realizzerò una forma circolare.
- Spennelliamo di olio la teglia e poggiamoci l’impasto sopra, avendo cura di lasciare abbondanti bordi al di fuori dello spazio utile.
- Mettiamo all’interno dell’impasto la farcitura.
- Richiudiamo i bordi verso il centro della teglia, lasciando un ampio spazio libero.
- Spennelliamo di olio (ed io ho utilizzato anche il succo prodotto dai pomodori) sui bordi, copriamo con una pellicola trasparente e un telo per un’ora circa
- Nel frattempo accendiamo il forno e portiamolo alla temperatura circa 200°.
- Dopo un’oretta inforniamo la teglia abbastanza in basso e impostiamo il forno in funzione “statico” con cottura dal basso; cuoceremo per 45 minuti (un’ora al massimo) e se occorrerà, ad un certo punto impostiamo cottura dall’alto per dorare al meglio “su pani con tamatiga”.
- Lasciamo raffreddare e tagliamo in fette per gustare “Su Pani cun Tamatiga”
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