sabato 1 dicembre 2018

Il cavolfiore soffocato alla sassarese

Ciao a tutti e bentornati!
Oggi mi fa piacere presentarvi un piatto tipico della tradizione sassarese, molto gustoso e semplicissimo da realizzare.
Un piatto anche povero, ma veramente saporito e adattissimo al clima freddo.
Il cavolfiore soffocato alla sassarese.

Ingredienti:
  • un cavolfiore intero 
  • 100 gr  di pancetta, anche affumicata
  • 1 cipolla
  • alcune olive verdi in salamoia (oppure nere)
  • alcuni pomodori secchi
  • un po' di olio extravergine di oliva
  • sale, secondo il proprio gusto
  • alcune foglie di alloro (non è indispensabile)

domenica 28 ottobre 2018

Le papassine sassaresi (con procedura)


Le papassine sassaresi.
Un dolce tipico, ricco di contrasti e di gusto.
Una ricetta veramente semplice da realizzare.
Ho inserito alcune foto dei pochi passaggi.

Questa è la ricetta:
- 500 gr di farina 00;
- 200 gr di zucchero;
- 250 gr di mandorle dolci sgusciate e fatte a pezzetti;
- 150 gr di noci sgusciate e fatte a pezzetti;
- 200 gr di uva sultanina (che da noi si chiama... pabassa!);
- 2 uova (albume e tuorlo);
- 200 gr di strutto;
- 1 bustina di lievito per dolci;

sabato 15 settembre 2018

Le formaggelle sarde!

Le formaggelle.
C'é un dolce che caratterizza la tradizione della mia terra? Certo... e più di uno. Ma le formaggelle sono quel dolce che meglio di altri mi riporta all'infanzia, quando a prepararle era mia nonna che viveva in casa con noi.
Possono essere chiamate anche con altri nomi: in provincia di Nuoro, ad esempio, vengono chiamate Casadinas, ma possiamo anche trovarle con il nome di Pardulas.
Le Ricottelle sono la stessa versione di questo tipico dolce di Pasqua, ma con la ricotta al posto del formaggio fresco grattugiato. Sarebbe d’obbligo l’uva sultanina, ma va come sempre a gusti.
Fare le formaggelle in casa è davvero facile, se non facilissimo. Occorrono pochi ingredienti non costosi e un pochino di pazienza e ordine per fare tutto a modino.

mercoledì 1 agosto 2018

Pizze veraci napoletane in forno F1

In questo post vi parlo di una infornata di pizze veraci napoletane.
Impasto:
- farina Petra 5063 gr 875
- acqua fredda da frigo ml 570 (idratazione del 65%)
- sale gr 29
- lievito di birra fresco gr 0,75
- strutto gr 23
Lavorazione:
Circa mezz'ora 😅 nella impastatrice a bassa velocità per non scaldare eccessivamente l'impasto. Alla fine l'impasto era incordato molto bene.
- 2 ore a temperatura ambiente

venerdì 13 luglio 2018

Pizze veraci coloratissime

Oggi ho preparato un impasto diretto da 9 ore. La temperatura ambiente è di circa 30 gradi in casa e quasi 40 fuori al sole. 🤯
Ingredienti per 4 panielli da 275 gr:
- 665 gr di farina (600 Petra 5063 e 65 gr di farina Petra 9)
- 400 ml di acqua (idratazione 60%)
- 20 gr di sale
- 15 gr di strutto
- 0,5 gr di lievito di birra fresco.
Preparazione:
- ingredienti in planetaria e impasto fino a incordatura
- puntata di 4 ore a temperatura ambiente (circa 29 gradi)

sabato 30 giugno 2018

Pinsa alla romana

Recentemente sono rimasto incuriosito dalla pinsa alla romana ed ho cercato di capire come farla a casa. Da subito mi è stato chiaro che si tratta di un prodotto brevettato e che brevettata è pure la farina da utilizzare che, peraltro, viene venduta solo alle pizzerie o pinserie.
Ho poi scoperto che esistono delle farine simili ed io ho acquistato il preparato apposito del Molino Della Giovanna.
Su internet si trova il modo di fare da sé la farina unendo farina di frumento, farina di riso e farina di soia. Su youtube c'è anche la modalità per stendere l'impasto.
La pinsa pare che sia il più vecchio antenato di ciò che noi oggi prepariamo come pizza. C'era già ai tempi dell'impero romano ed era una focaccia su cui i contadini mettevano ciò che avevano.

venerdì 22 giugno 2018

Le prime pizze veraci con impasto Mastomix

Cari amici, come avevo annunciato nell'articolo di ieri dedicato all'impasto "Mastomix", da me solo lievissimamente adattato ai tempi tecnici di cui disponevo, circa 30 minuti fa fa ho infornato due panielli ed ho sfornato due pizze veramente buone e particolari.
Sono molto soddisfatto, anzi... soddisfattissimo.
Ma bando alle ciance e vediamo insieme le foto.
Vi ricordo che l'impasto era pronto da ieri sera tardi e non potendo infornare, avevo racchiuso i panielli dentro la pellicola trasparente e li avevo chiusi in frigorifero nella zona dei 4-5°...
Stasera, mentre ero al lavoro, intorno alle 16.30, ho chiesto ai miei familiari di togliere dal frigo due panielli e lasciarli a maturare a temperatura ambiente senza più pellicola.
Fino alle 19.15 circa.
A questo punto ho iniziato a preparare.

sabato 2 giugno 2018

La teglia romana

La teglia romana è una tipologia di pizza studiata a Roma nei primi anni '90.
E' una particolarissima pizza ad alta idratazione (almeno 75%) che si ottiene attraverso un lento processo di lievitazione (48 ore o più) e una cottura che la rende croccante sotto e molto morbida sopra. Un'altra caratteristica è che non vi è alcun limite ai condimenti, se non il buon gusto ed i gusti personali.
In questi anni molte pizzerie hanno preso a fare pizze in teglia alla romana e persino la catena "Alice" si distingue per l'ottima produzione di questa pizza.

domenica 27 maggio 2018

Due pagnotte serali con lievito madre

Due pagnotte serali per la seconda parte della settimana.
Quella di stamane, infatti, l'abbiamo mangiata durante la festicciola per mamma.
Pagnotte con lievito madre e levitazione brevissima.

Ingredienti:
- 150 gr di semola rimacinata di grano duro Molino Brundu
- 500 gr di semola di grano duro Senatore Cappelli
- 470 ml di acqua
- 140 gr di lievito madre
- 1 cucchiaino abbondante di malto d'orzo in polvere
- 2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
- 13 gr di sale

Procedura:
Unire tutti gli ingredienti (ad eccezione di sale e olio), avendo cura di lasciare il lievito madre a pezzetti. Io ho impastato con la planetaria per circa 15 minuti, ad alta velocità fino a completa incordatura dell'impasto (quando, cioè, l'impasto resta attaccato completamente al gancio), ma dopo un paio di minuti ho aggiunto il sale.

domenica 20 maggio 2018

La pizza in teglia "zozza" napoletana

Quella che oggi vi presento è la Pizza in teglia Napoletana (o campana) chiamata "zozza", forse la più vecchia pizza di cui si abbia memoria, una pizza in teglia di gran lunga precedente alla classica pizza verace napoletana tonda.
Ciò che la caratterizza è anzitutto la semplicità. Chiunque può cimentarsi con gioia e ottimi risultati garantiti, anche con il forno domestico tradizionale.
Un'altra cosa che rende questa pizza assai diversa dalle altre pizze in teglia è la tempistica ridotta di cui abbisogna e la lievitazione fatta direttamente in teglia, secondo il proprio gusto; più la pizza lievita e più l'impasto verrà spesso.
Infine, quando la pizza uscirà dal forno, mostrerà l'altra sua meravigliosa caratteristica: la sofficità! E' praticamente una nuvola di impasto ricoperta da tutto quello che vi passa per la testa.
Ed eccoci, dunque alla ricetta, trasmessa dal bravissimo Stefano Ciccarelli, corredata da numerose fotografie.